30/01/2025
Un esperimento di iniezione della durata di tre settimane presso il nuovo testbed di fisica dei terremoti del BedrettoLab è stato completato con successo nei mesi di novembre e dicembre 2024. L'obiettivo era quello di caratterizzare come la struttura di faglia bersaglio del progetto FEAR (Fault Activation and Earthquake Rupture) risponde all'iniezione di acqua ad alta pressione. I risultati serviranno come base di riferimento per una serie di esperimenti previsti nei prossimi due anni, che mirano a comprendere i processi di deformazione delle zone di faglia.
Dopo un'ampia preparazione, che comprende la creazione di pozzi, l'installazione di sensori e la produzione di una sonda di deformazione appositamente progettata, l'esperimento è iniziato a fine novembre. Nel corso di tre settimane, sono stati iniettati circa 1.100 metri cubi d'acqua nella zona di faglia bersaglio attraverso due pozzi, utilizzando un sistema di controllo remoto progettato su misura. Questo volume equivale all'incirca a 5'600 vasche da bagno. È importante notare come tutta l'acqua utilizzata provenisse dai pozzi del tunnel, garantendo che non venisse sprecata acqua potabile.
L'iniezione avrebbe dovuto indurre una risposta nella struttura della faglia a causa dell'aumento della pressione nella roccia circostante. L'analisi iniziale indica lievi movimenti della faglia; sono in corso calcoli dettagliati per determinare l'entità dello spostamento. Inoltre, l'esperimento ha rivelato una maggiore complessità della zona di faglia rispetto a quanto ipotizzato in precedenza. Durante l'iniezione ad alta pressione, si sono verificati piccoli eventi sismici a più di 50 metri di distanza dal sito di iniezione e suggeriscono la presenza di un'estesa rete di fratture.
Questi risultati confermano che la zona di faglia può essere attivata e forniscono informazioni cruciali per la progettazione dei prossimi esperimenti FEAR, che si concentreranno sull'attivazione controllata di specifici intervalli di faglia.