15/12/2021
Con il nuovo orario dei trasporti pubblici, è stata inserita una nuova fermata dell'autobus proprio accanto alla cava di ghiaia e al BedrettoLab! Si chiama "Bivio per Ronco (Bedretto)". Siamo felici di annunciarvi che il viaggio verso il BedrettoLab sia diventato un po’ più comodo e diretto. 15 dicembre 2021
14/10/2021
Nel 2019, la galleria di Bedretto è stata scelta come il luogo ideale per allestire un laboratorio sotterraneo di profondità. Poco dopo è stato siglato un accordo con i proprietari della galleria (la Matterhorn-Gotthard-Bahn) e sono cominciati i lavori di preparazione. La galleria doveva essere messa in sicurezza e l’infrastruttura installata nella grotta principale, a 2 km di profondità nella galleria per consentire di svolgere questi straordinari esperimenti scientifici. Per ottenere una migliore comprensione delle proprietà della roccia, si è iniziato con una fase di caratterizzazione geologica. Contemporaneamente, abbiamo testato l’equipaggiamento e la strumentazione, in buona parte appositamente sviluppati per i nostri specifici obiettivi. Ed infine è giunto il momento di svolgere una prima prova sperimentale: sono stati realizzati dieci pozzi, profondi dai 250 ai 400 m, sotto alla grotta principale, che sono stati dotati di centinaia di sensori, trasformando effettivamente un grande volume di roccia in un ambiente di rilevamento unico.
In seguito a questi grandi lavori di preparazione, il BedrettoLab è ora pronto per la fase successiva, nella quale intendiamo andare veramente a fondo nelle nostre ricerche. I tre progetti sperimentali FEAR (Fault Activation and Earthquake Rupture, un progetto Synergy del CER), MISS (Mitigating Induced Seismicity for Successful Geo-Resources Applications, finanziato dalla fondazione Werner Siemens) e VALTER (VALidating of TEchnologies for Reservoir Engineering, finanziato dall’Ufficio federale dell’energia) saranno di grande importanza in questa fase.
Mentre il progetto VALTER si concentra sui diversi aspetti della realizzazione e dell’esercizio di un giacimento geotermico in modo sicuro ed efficiente, MISS e FEAR indagano sui processi fondamentali dei terremoti – come iniziano e come si fermano i sismi, come slittano le faglie – servendosi a tale scopo dei piccoli terremoti indotti dall’iniezione di acqua, o dalla stimolazione delle faglie. Attualmente sta iniziando l’installazione di un secondo ambiente sperimentale destinato a ospitare i test FEAR e MISS. Il BedrettoLab verrà quindi ampliato rimodernando altre grotte, che si trovano ad una profondità maggiore nella galleria, al fine di raddoppiare i volumi di roccia disponibili per gli esperimenti. Inoltre è prevista una galleria laterale aggiuntiva di circa 100 m di lunghezza che consentirà di monitorare la faglia target a breve distanza e di realizzare nuovi pozzi di monitoraggio equipaggiati con centinaia di sensori. Questi lavori non saranno in alcun modo visibili al di fuori della galleria. In ogni caso, il materiale di scavo è granito di alta qualità e sarà pertanto destinato ad altri scopi. Si prevede che gli ampliamenti saranno completati entro l’estate del 2022.
14/10/2021
Abbiamo aggiunto una nuova funzione al sito web del BedrettoLab: una lista liberamente accessibile che mostra tutti i terremoti rilevati che abbiamo registrato nell’area attorno a Bedretto e presso il laboratorio stesso. La lista contiene tutti i terremoti naturali o indotti che sono stati registrati dal 1º gennaio 2019 dalla rete di monitoraggio sismico nazionale gestita dal Servizio Sismico Svizzero con sede all’ETH di Zurigo. La lista è disponibile qui. In aggiunta, qui puoi trovare ulteriori informazioni sulla rete di monitoraggio. 14 ottobre 2021
06/10/2021
Il 28 settembre abbiamo invitato la stampa al BedrettoLab in vista dell’avvio delle stimolazioni del progetto VALTER.
Questo esperimento di validazione delle tecnologie per la realizzazione di giacimenti finanziato dall’Ufficio federale dell’energia intende testare – con un livello di dettaglio senza precedenti e su scala realistica di diverse centinaia di metri – tecnologie e processi innovativi allo scopo di creare uno scambiatore di calore sotterraneo commercialmente sostenibile riducendo al contempo al minimo il rischio di terremoti di notevole entità.
I resoconti dei media su questo evento (e su quelli precedenti) sono riportati qui.
02/08/2021
Abbiamo pubblicato il primo numero della newsletter del BedrettoLab. In questa edizione il lettore può dare un’occhiata alle profondità del sottosuolo, ottenere maggiori informazioni sul Bedretto Reservoir Project e scoprire come raccogliamo i dati al BedrettoLab.
Abbiamo stuzzicato la tua curiosità? Qui puoi leggere, scaricare e iscriverti alla newsletter. 2 agosto 2021
11/06/2021
Dopo quasi due anni di intenso lavoro per realizzare i pozzi di stimolazione e monitoraggio, la campagna di perforazione si è conclusa con la cementazione di un’intercapedine in acciaio nel pozzo ST2. Al momento sono stati completati nove pozzi con una lunghezza complessiva di circa 2500 metri di perforazione: un risultato impressionante!
Per gli scavi a Bedretto è stata progettata una perforatrice completamente nuova, che è stata trasportata sul posto nel 2020 non appena pronta. Ora, dopo il proficuo completamento dei lavori, la perforatrice e la relativa attrezzatura sono state smantellate, estratte dalla galleria e ora stanno facendo ritorno al magazzino della compagnia di perforazione.
Attualmente sono in fase di preparazione nuovi pozzi per la strumentazione, con inizio dei lavori previsto in luglio 2021. 11 giugno 2021
07/05/2021
Nell’ambito del Bedretto Reservoir Project in corso, sono state installate reti sismiche ad alta risoluzione lungo la galleria principale di Bedretto, così come in pozzi dedicati al fine di monitorare il comportamento del volume di roccia e i possibili episodi sismici.
Le iniezioni di acqua condotte nelle ultime due settimane da Geo-Energie Suisse (GES) hanno indotto numerosi terremoti di piccolissime dimensioni nei pressi del pozzo: un effetto previsto e auspicato delle stimolazioni. Le ultime attività di stimolazione si sono svolte tre giorni fa e da allora la sismicità indotta vicino al pozzo di iniezione è diminuita fino a cessare del tutto.
La rete sismica consente di rilevare eventi nell’intera area della galleria; nella notte del 6 maggio 2021 un paio di eventi sono stati registrati a circa 500 metri dall’area di iniezione, in direzione dell’ingresso della galleria di Bedretto. Secondo il Servizio Sismico Svizzero con sede all’ETH di Zurigo l’evento maggiore ha avuto una magnitudo di +0.1. Si tratta pertanto di un evento considerevolmente inferiore alla soglia di magnitudo sopra la quale i terremoti vengono normalmente percepiti dalla popolazione. È solo grazie al sistema di monitoraggio sismico estremamente fitto che è stato possibile registrare e localizzare eventi di ridotta entità. Un’analisi completa dei dati registrati nelle settimane precedenti finora ci ha consentito di rilevare nove eventi con magnitudo locale fino a -1.8, alcuni dei quali si sono verificati già diversi mesi prima dell’inizio delle iniezioni di acqua.
Nonostante questi eventi siano troppo piccoli per destare qualsiasi preoccupazione in termini di sicurezza, ci forniscono una possibilità unica di comprendere in che modo le perturbazioni di pressione collegate alle attività nel giacimento e al flusso di acqua si propagano attraverso il volume di roccia. La squadra del BedrettoLab ha avviato una serie di approfondimenti per comprendere meglio le cause di questi eventi inusuali e sfrutterà queste nuove conoscenze per indirizzare le future attività di stimolazione. 7 maggio 2021
La squadra di Bedretto continua a indagare sui microterremoti osservati per la prima volta il 6 maggio. Negli scorsi cinque giorni, sono stati osservati tre eventi con una magnitudo massima di -0.5 e un altro è stato rilevato a oltre 1 km dalla galleria. Attraverso ulteriori passaggi di rielaborazione, il team è stato in grado di ricostruire la cronologia dei terremoti degli ultimi due anni con un maggiore livello di dettaglio. I sismologi ricorrono a un approccio chiamato «template matching»: una volta che un segnale è noto, i dati precedenti vengono scansionati per la ricerca di schemi simili che non era stato possibile rilevare. Questa analisi ci ha rivelato che un altro episodio simico era avvenuto all’insaputa della squadra di Bedretto nell’ottobre 2020 sempre nella galleria, qualche centinaia di metri più avanti rispetto agli eventi del 6 maggio, con una magnitudo massima di 0.2. Tra l’altro, è stato individuato un altro episodio con eventi molto ridotti di magnitudo pari a -1.5 o meno già nel marzo 2020.
Finora, gli eventi di marzo e ottobre 2020 sembrano non avere alcun legame evidente con le attività di perforazione o stimolazione del laboratorio. Gli eventi di ottobre, invece, sono seguiti ad alcuni giorni di piogge estreme a Bedretto; è dunque possibile che la sismicità sia collegata a variazioni della pressione interstiziale indotte dalle precipitazioni, ma altre sequenze non mostrano una correlazione così chiara. In altre zone della Svizzera sono stati osservati terremoti indotti dalla pioggia (v. per es. qui), prevalentemente in aree carsiche dove la superficie può rapidamente raggiungere profondità sismogenetiche di 1 km o più.
Il lavoro di indagine, quindi, continua: la squadra di Bedretto sta installando stazioni sismiche aggiuntive, raccogliendo campioni di fluido e analizzando nuovamente i dati; inoltre, sta considerando modelli idromeccanici per realizzare modelli plausibili per i microterremoti. Allo stesso tempo, i lavori all’interno della galleria proseguono con microperforazioni, scavi e misurazioni dello sforzo in uno dei pozzi profondi: nessuna di queste attività ha prodotto alcuna microsismicità. Nei prossimi giorni non sono previste iniezioni.
L’approfondimento delle cause dei microterremoti osservati ci ha portato alcuni indizi, ma sono necessarie ulteriori analisi per comprendere meglio la sismicità attorno al BedrettoLab.
Una delle ipotesi è che la sismicità osservata sia avvenuta in buona parte durante un periodo di forti piogge nella regione di Bedretto. L’innesco di microterremoti indotto dalla pioggia è un’ipotesi scientificamente plausibile ma comunque dibattuta e le nostre osservazioni rappresentano un interessante contesto per verificare la riflessione teorica. Al momento stiamo raccogliendo dati sulle precipitazioni e sullo scioglimento della neve nella regione per condurre uno studio approfondito basato su algoritmi di rilevamento dei microterremoti sviluppati recentemente.
Un’altra idea è che le sequenze di microterremoti non siano affatto qualcosa di inconsueto nelle operazioni sotterranee come quelle svolte presso il BedrettoLab. Attività come perforazione e tunnelling possono alterare lo stress crostale e le pressioni interstiziali nella roccia ospite anche ad una certa distanza dalla galleria stessa. Queste perturbazioni sono quindi probabilmente originate dall’innesco dell’attività microsismica osservata.
La squadra di Bedretto sta attualmente espandendo la rete di monitoraggio sismico allo scopo di descrivere più nel dettaglio gli eventi microsismici non solo nelle immediate vicinanze del laboratorio, ma anche in una regione più vasta attorno allo stesso.
Le attività di stimolazione del giacimento sono al momento concluse e ciò consentirà al sistema giacimento di riequilibrarsi. Con la rete di monitoraggio estesa saremo in grado di studiare ancora meglio l’attività microsismica e ricercare ulteriori indizi. Sulla base delle conoscenze aggiuntive sulla sismicità di fondo a Bedretto, la squadra sta preparando un nuovo ciclo di stimolazione, il cui inizio è previsto per l’autunno.
29/04/2021
Dopo le prime stimolazioni nel novembre 2020, nei prossimi giorni Geo-Energie Suisse (GES) condurrà un’altra serie di iniezioni ad alta pressione presso il BedrettoLab usando un sistema multi-packer. I packer (anche detti otturatori) sono grandi cilindri avvolti nella gomma che vengono introdotti nel pozzo dividendolo così in diverse sezioni. In questo modo è possibile stimolare separatamente le singole sezioni con esattamente la pressione e la quantità d’acqua richiesti. Questo metodo ha lo scopo di migliorare la permeabilità per sezioni in modo controllato riducendo al minimo la sismicità indotta. Nel quadro del progetto DESTRESS, GES condurrà quello che finora è il più grande test di stimolazione svolto presso il BedrettoLab.
Per questi esperimenti, GES userà un set di 14 packer (v. la figura che illustra il progetto) montati a intervalli regolari da 12 a 25 m. Ciò significa che la stimolazione coinvolgerà un volume di roccia più elevato rispetto a novembre, quando i packer erano stati installati a intervalli minori. Gli otturatori saranno collocati a profondità di circa 250-400 m nel pozzo ST1, per cui solo le sezioni più profonde verranno stimolate. L’obiettivo è osservare come si comporta il sistema di packer nel complesso e stabilire se questi ultimi sono in grado di separare efficacemente le sezioni consentendo quindi le stimolazioni mirate.
Come per tutte le attività presso il BedrettoLab, la sicurezza ha la massima priorità anche per queste stimolazioni. Per questo motivo, GES ed ETH di Zurigo monitoreranno scrupolosamente sia i preparativi che la realizzazione delle stimolazioni. Le probabilità che queste stimolazioni causino danni alla galleria sono molto basse (la probabilità è inferiore a 1 su 10'000) e ancora più basse che causino terremoti abbastanza grandi da essere percepiti o causare danni ai paesi vicini (la probabilità è inferiore a 1 su 10 milioni).